Esattamente a 15 chilometri da Palermo si trova il secondo comune più popolato della provincia, e cioè Bagheria. Conosciuta dal grande pubblico grazie al colossal di Giuseppe Tornatore “Baaria”, la cittadina conserva numerosi monumenti, per la maggior parte costituiti da ville del XVII e XVIII secolo, di stile principalmente barocco.
Bagheria è conosciuta con il nome di “città delle ville“, per le numerose ville presenti. Oltre a quest’ultime, avrete l’occasione di bagnarvi in una delle spiagge più belle di Palermo.
Il suo mare è limpido, pulito e azzurro. Le spiagge sono attrezzate per i turisti e la gente del luogo. Bagheria è il sinonimo di estate, di divertimento e di relax.
Resa famosa dai film di Giuseppe Tornatore nei celebri “Nuovo Cinema Paradiso” e “Baaria”, in questo articolo ti consiglieremo cosa vedere e cosa mangiare in questa splendida località.
Indice dei Contenuti
Il Centro Storico di Bagheria
Ecco cosa dovreste vedere
Il centro di Bagheria è il riassunto perfetto di cosa rappresenta questa località per Palermo: tra cultura, chiese e palazzi, respirerete l’immenso patrimonio artistico. Avrete l’occasione di visitare la splendida Chiesa Madrice.
Nel Duomo, osservate la Cattedrale, le botteghe di artigianato, fermatevi nel vialone principale, tra un monumento e l’altro, alla ricerca della storia di Palermo e della Sicilia in generale.
Cosa Mangiare a Bagheria
Tra arancine e pane e panelle, il massimo che Bagheria ha da offrire
Siamo in Sicilia, dopotutto: potrete gustare, lungo la strada, nelle rosticcerie tipiche, i piatti palermitani. Il grande classico sono le arancine “accarne” o “abburro”; le prime prevedono l’aggiunta di ragù, mentre le seconde sono con besciamella solidificata e prosciutto.
Impossibile da non citare, inoltre, pane, panelle e crocché: questo panino può essere degustato a pranzo o a cena. Solitamente, viene servito con le panelle e le crocché calde, un filo di pepe e di olio, e il pasto è pronto.
Rollò, calzoni, l’iris al cioccolato… lasciatevi conquistare dal dolce e dal salato delle specialità palermitane.
Mare e Spiagge a Bagheria
Una località dove le spiagge ti conquisteranno
Bagheria ha delle caratteristiche particolari: qui, oltre al profumo di mare, potrete apprezzare l’odore delle zagare e degli agrumeti. La vegetazione marina si “scontra” con il verde e le terre coltivate.
Sono presenti due tipi di spiagge a Bagheria: troverete la sabbia e le calette rocciose. Vi elencheremo le due più note e belle spiagge bagheresi: due perle del tirreno da non lasciarsi scappare.
- Capo Zafferano: concedetevi un lungo bagno, mentre ammirate lo splendore delle coste. L’azzurro del mare, le leggere onde al tramonto, gli aperitivi lungo la spiaggia…
- Spiaggia dei Francesi: un altro punto marittimo molto interessante di Bagheria, è considerata la sua seconda spiaggia più bella.
Le Ville di Bagheria
Ecco quali dovreste visitare
Lo avevamo accennato prima: Bagheria è nota ai più come la città delle ville. Ve ne sono moltissime, e di seguito vi elenchiamo le più famose, che meritano certamente una visita approfondita.
- Villa Palagonia: nota anche come villa dei mostri. La sua fama si deve soprattutto alla presenza di quest’ultimi: ci sono statue in tufo, e ognuna ha sembianze grottesche e terrificanti. I turisti le trovano molto curiose;
- Palazzo Aragona-Cutò: questo palazzo ha oltre 300 anni di storia. Fu il principe Luigi Onofrio Naselli di Aragona a volerlo edificare;
- Villa Valguarnera: sorge sopra un promontorio e anche questa ha alle spalle 300 anni.
Villa Palagonia Bagheria
Una delle più conosciute e visitate della Sicilia intera è Villa Palagonia che attrae sempre la mia curiosità grazie alla sua superba mole e eccentricità; già nel Settecento, rappresentava una tappa obbligatoria per illustri viaggiatori, che la considerano come il luogo “più originale che esiste al mondo e famoso in tutta Europa”.
Vi starete sicuramente chiedendo perché l’ho appena descritta come eccentrica e originale… Ve lo dico subito: Villa Palagonia è conosciuta con il nome di “Villa dei Mostri“, per le sue particolari decorazioni che adornano gli esterni formate da statue di “pietra tufacea d’Aspra”, raffiguranti animali fantastici, figure antropomorfe, mostruose statue di dame e cavalieri, gnomi, centauri, draghi, suonatori di curiosi strumenti, figure mitologiche e mostri di tutti i tipi.
Venne fatta costruire nel 1715 per volere di Don Ferdinando Gravina e Crujllas, V principe di Palagonia, come residenza di villeggiatura, dall’ architetto del Senato di Palermo, il frate domenicano Tommaso Maria Napoli. Nel 1737, con la successione di Ignazio Sebastiano Gravina, erede del padre Francesco Ferdinando, iniziano i lavori per la realizzazione dei corpi bassi che circondano la villa.
La leggenda narra che il principe di Palagonia fosse così brutto e deforme, da voler vendicarsi di amici e conoscenti che partecipavano ai tanti ricevimenti che era solito tenere nel suo palazzo, ridicolizzandoli attraverso una serie di caricature mostruose. Ma non è finita qui, infatti anche all’interno della casa l’arredamento dei saloni era alquanto bizzarro: i piedi di alcune sedie erano segati in maniera disuguale così da risultare traballanti, mentre altre erano così inclinate in avanti che bisognava fare molti sforzi per non scivolare e cadere, e addirittura, sotto i velluti delle stesse sedie spesso vi faceva nascondere spilli e spuntoni. Che burlone questo Principe!
Ritorniamo a parlare del palazzo: si estende su due piani e si accede al piano nobile attraverso uno scalone a doppia rampa in prezioso marmo di Billiemi sotto il principesco stemma della famiglia Gravina, arrivando così al vestibolo di forma ellittica, affrescato a scene raffiguranti le ”fatiche di Ercole”, in omaggio al nuovo gusto di fine ‘700.
Subito sulla destra si accede alla celebre “Sala degli Specchi” altra eccentrica e curiosa caratteristica della villa, rappresentata da un meraviglioso salone quadrato di ricevimento, lussuosamente decorata con marmi di svariato colore e con il tetto interamente ricoperto di specchi deformanti, che sembrano prendersi gioco delle figure riflesse. I muri sono ornati con medaglioni e busti di marmo raffiguranti il principe e componenti della famiglia, scolpiti dal Gagini. Una volta fuori da questo ampio salone si arriva alla sala del biliardo e alla cappella dove il principe volle anche qui lasciare il segno delle sue stranezze, infatti ai piedi del Cristo Crocifisso attaccato alla volta della Chiesa, un uomo in ginocchio somigliante al principe Gravina, sta legato con una catinella all’ombelico del Cristo stesso.
Nel 1885 la costruzione venne acquistata dalla famiglia Castronovo i cui eredi ancora oggi, permettono a turisti e curiosi di visitare ogni suo angolo, diciamo così “diversamente-magnifico”!
Curiosità
Il poeta Johann Wolfang Goethe, pur rimanendo fortemente disgustato alla vista della villa, dedicò ad essa numerose pagine dei suoi appunti e, prima ancora del rientro in patria, grazie alle sue lettere, la fece conoscere alla corte di Weimar del duca Karl August e nel salotto della sua amica Charlotte von Stein. Ma la fama di Villa Palagonia era già grande anche prima dell’arrivo di Goethe, infatti nove anni prima erano iniziate le descrizioni di viaggiatori stranieri, come gli inglesi P. Brydone, H. Swinburne, del conte polacco M. De Borch e del francese architetto ed incisore Houel il quale affermava di ”aver visitato il palazzo più originale che esiste al mondo e già famoso in Europa a forza di stranezze…”.
Per le vostre Vacanze in Sicilia a Palermo, vi consiglio una gita fuoriporta per visitare le ville barocche di Bagheria, compresa la più affascinante di tutte, Villa Palagonia con le sue meravigliose mostruosità!