Carnevale in Sicilia

Il Carnevale di Acireale

Famoso in tutto il mondo, il Carnevale di Acireale si è già aperto da qualche giorno e sta già facendo furore grazie ai suoi magnifici carri allegorici di cartapesta e le evoluzioni che questi fanno, colorando ed animando Acireale.

Ogni anno ad Acireale, per il Carnevale, si tiene un importantissimo concorso, e, quest’anno, i carri concorrenti sono otto, tutti si sono già mostrati ad occhi di grandi e bambini arrivati da ogni dove.

E’ stata la prova generale pre carnevale, e infatti i festeggiamenti del Carnevale di Acireale si protraggono fino al 4 marzo 2014. Le associazioni di carristi hanno avuto modo di verificare il funzionamento dei carri per procedere poi ad eventuali correzioni o finiture.

Il programma è molto ricco per il Canrevale di Acireale: La locandina infatti, già in copertina ricorda che il 2 ed il 3 agosto 2014 ci sarà il “Carnevale d’estate di Acireale.

Mentre per quest’inverno le esibizioni sono le seguenti:

Sabato 15 Febbraio: lungo il circuito del carnevale ci sarà la parata di apertura con bande comiche e folkloristiche, oltre al Carro Allegorico vincitore 2013. Consegna delle chiavi della città a Re Burlone e dalle 21, a piazza duomo, la Discoteca Nazionale di RTL 102,5

Domenica 16 Febbraio: Lungo il circuito del carnevale, ancora una volta i carri grotteschi in parata alle 12.00.

A seguire, alle 16.00 una seconda sfilata dei carri con la partecipazione di bande comiche e folkloristiche.

Alle 21.00 i baciamolemani band in piazza duomo.

Sabato 22 Febbraio: alle 16.30 ci saranno le scuole in maschera, con raduno e sfilata di gruppi scolastici mascherati. A seguire, alle 21.00 il concerto in piazza duomo de I Matia Bazar.

Domenica 23 Febbraio: alle 12.00 la parata dei carri allegorico – grotteschi. Alle 16.00 una seconda sfilata dei carri con partecipazione di bande comiche e majorettes. Alle 21.00 in piazza duomo i Soul Dance ’70 Band.

Mercoledì 26 Febbraio: alle 20.30 “Ballando a Carnevale” con la partecipazione delle scuole di danza acesi.

Giovedì 27 Febbraio: alle 16,00 la sfilata dei carri con partecipazione di bande comiche e majorettes, ed alle 21.00 in Piazza Duomo Ridi Ridi musica e cabaret (con Gianluca Impastato, Mariello Prapapappo e Chicco d’Oliva di Colorado)

Venerdì 28 Febbraio: alle 10 Music & Dance in piazza duomo. Alle 16.00 il concorso “Bambini in maschera con ZioPotter. Alle 20.00 Rumori barocchi (gruppi musicali emergenti).

Sabato 1 Marzo:  Scuole in maschera, sfilata di gruppi mascherati scolastici alle 10. Alle 16 invece la sfilata dei carri infiorati con la partecipazione delle bande comiche e delle majorettes. Alle 21.00 a ballare l’Alligalli in piazza duomo!

Domenica 2 Marzo: si comincia alle 11 con la sfilata dei carri, alle 15.30 la sfilata dei carri infiorati ed alle 21.00 in piazza duomo ancora musica dal vivo.

Lunedì 3 Marzo: alle 17 una nuova sfilata dei carri con majorettes e bande comiche, ed alle 20.30 festa in maschera in piazza duomo.

Martedì 4 Marzo: ore 12 parata dei carri allegorici, ore 16 sfilata finale dei carri infiorati ed alle 21 Brasil show in piazza duomo.

Alle 23,00 la premiazione dei carri.

Carnevale Piana degli Albanesi

Piana degli Albanesi, è un comune siciliano di circa 7 mila persone della città metropolitana di Palermo. La cittadina, oltre a essere considerata il luogo originario della letteratura arbereshe, è un importante centro universitario, in cui ha sede il Seminario Italo­Albanese ed è piuttosto conosciuta per il suo Carnevale.

Per quanto riguarda il Carnevale di Piana degli Albanesi, possiamo affermare che fino al giorno domenica 7 Febbraio tra le vie principali della città, è possibile ammirare il “Kalivari ju mjuath”, ovvero si tratta della tipica manifestazione laica più interessante, ovvero il Carnevale.

Si tratta, dunque, di una antica tradizione popolare, in cui gli arbereshe, fortemente legati a questo evento, festeggiano in modo piuttosto particolare, diversamente dalle solite usanze, in cui le donne mascherate invitano gli uomini a ballare.

Tuttavia, questo è il principale motivo di divertenti equivoci, in cui sono frequenti i travestimenti nell’uno e nell’altro sesso. Si tratta, quindi, di una tradizione molto vecchia che, dai tempi antichi profana i valori classici di tutta la Sicilia.

Dunque, in questa occasione, le donne sono le uniche vere protagoniste, proprio perché hanno la possibilità di scegliere il proprio cavaliere e deriderlo davanti a tutti. Oltre ciò, da qualche sabato prima fino al martedì grasso, i circoli ricreativi che vengono spostati in Via Giorgio Kastriota, saranno adibiti a sale da ballo, che saranno anche addobbate con ornamenti carnevaleschi.

Le donne hanno la possibilità di entrare nei circolisolo se mascherate. Oltre ciò, le domeniche pomeriggio, sono previste tre giornate a tema dedicate ai più piccini. Alla fine del Carnevale di Piana degli Albanesi, ci sarà il gran finale la domenica del 7 Febbraio con la sfilata dei carri allegorici e di gruppi mascherati nella via principale.

Per di più, questa festa è caratterizzata da dolci fritti e zuccherati, che prendono il nome di “loshka” e “petulla”, che vengono consumati durante l’ultimo lunedì del Carnevale. Quanto all’apertura delle sale da ballo presenti nei circoli ricreativi in Via Kastriota, possiamo affermare che queste saranno aperte tutti i sabato dal 9 al 30 Gennaio dalle ore 21;00 alle ore 24:00.

E tu conosci già il Carnevale di Piana?

Carnevale di Termini Imerese

Il Carnevale di Termini Imerese, in provincia di Palermo, ha origini che risalgono al 1876, e insieme a quelli di Acireale e Sciacca, è fra i più noti della Sicilia. Ha avuto inizio domenica 12 e chiuderà i battenti martedì 21 febbraio 2012.

Oltre alla tradizionale “Sfilate dei carri”, due nel circuito di Termini bassa, il sabato e la domenica, e quella conclusiva, il martedì grasso, a Termini alta, il clou della manifestazione è rappresentato dalla tradizionale consegna delle chiavi della città al “Nannu ca’ Nanna”, da parte del sindaco di Termini.

Questi due pupazzi di carta pesta ogni anno accompagnano i festeggiamenti scandendone i momenti centrali: l’attesa dei due tradizionali protagonisti, la sflilata delle maschere, la lettura Testamento “morale” lasciato da “u Nannu”, con il rogo dello stesso.

Dietro a queste due maschere e a queste semplici azioni, si cela un significato e una storia molto antica e interessante! Scopriamola insieme 😉!

“U’ Nanno ca’ Nanna”, le tradizionali maschere del carnevale termitano di provenienza napoletana, nascono alla fine dell’Ottocento, e ne rappresentano l’anima della festa. Tra folclore e leggenda, u’ Nanno (il nonno), simbolo dell’allegria e dello stesso Carnevale, viene bruciato al rogo il martedì grasso mentre il “Notaio”, “u’ notaro Menzapinna”, con cilindro e cappa legge il suo testamento.

Questo testamento, elaborato in rime, in siciliano, offre spunti di riflessione sul potere costituito e sul clima che si respira in città.

Un tempo destinatari del testamento erano le persone più in vista della città, ma negli ultimi anni vengono chiamati in causa principalmente i politici tra critiche feroci e preziosi consigli.

Con il rogo, tradizionale rito di purificazione, e le lacrime della “Nanna” (la nonna) che rappresenta la fertilità e l’abbondanza ma anche il dolore per l’arrivo della penitenza, si celebra la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima.

In Passato, il testamento veniva letto davanti ad un attento pubblico che ne sottolineava i passaggi più significativi con risatine e sberleffi, si leggevano mottetti e rime che prendevano di mira il potere costituito e non solo.

Antenati del “tistamentu ru nannu”, in uso anche in altri carnevali e sotto altri nomi, sono da considerarsi il “testamentum porcelli” od “il testamentum asini”, già noti in epoca romana e medievale. In questo caso è “u Nannu”, così come l’asino o il porco che, prima di morire, si fa portavoce del popolo e, al termine di un periodo di licenziosità e trasgressione, dà l’ultimo sussulto sparando a zero su tutti.

Un tempo la festa del carnevale si protraeva per un mese intero: oggi la festa si concentra in due o tre giornate, il sabato, la domenica e il Martedì che precedono il Mercoledì delle Ceneri.