Continuiamo il nostro bel viaggio tra le spiagge più belle della Sicilia. Ci spostiamo nella provincia di Catania per parlare della spiaggia di San Marco di Calatabiano.
Si distende nella zona costiera a sud tra la foce del fiume Alcantara e quella del fiume chiamato Fiumefreddo, immersa in un’area molto bella dal punto di vista naturalistico.
Ricordo di esserci stata da piccolina, in vacanza con i miei genitori, e posso dirvi che ho un ricordo bellissimo, soprattutto del mare azzurro e limpido! Lunga diversi chilometri, con acacie ed eucalipti che ricoprono qua e là il litorale, la spiaggia di Calatabiano è di colore scuro ed è composta da sabbia e ciottoli. Per la maggior parte del tratto costiero, la spiaggia è libera, ma esistono parti attrezzate con ombrelloni e lettini.
Il paesaggio è quasi primordiale dato dalla limitatezza degli insediamenti lungo la costa che, a parte il piccolo villaggio di San Marco e la cartiera a Fiumefreddo, è caratterizzata solamente da colture ed agrumeti che arrivano sino al livello del mare.
La zona, oltre ad essere una località balneare, permette al turista di spaziare con le attività, infatti nei pressi della spiaggia di Calatabiano, si trova la città Taormina, dove è possibile fare lunghe passeggiate immersi tra la storia, l’arte e il divertimento; si trova a due passi dall’Etna, tappa paesaggistico/naturalistica da non perdere, anche per lo spettacolo offerto dal cratere vulcanico in continua attività, e ancora il villaggio di San Marco che vi offre la possibilità di visitare il castello di Calatabiano.
Quest’ultimo sorge su una collina alta 220 metri s.l.m. e domina dall’alto l’accesso orientale della Valle dell’Alcantara.
Il nome Kalaat-al Bian (rocca di Biano) è il nome che gli arabi diedero alla fortificazione, ma secondo recenti scavi si presuppone che il sito abbia origini più antiche; venne successivamente rimaneggiato dai normanni e svevi e aragonesi vi apportarono modifiche difensive. Alla famiglia dei Cruyllas invece, si deve l’ampliamento che portò la fortezza alle dimensioni attuali.
L’ingresso principale è costituito da un portale a sesto acuto con dei conci lavici di pietra arenaria ed è sormontato da beccatelli reggenti. Entrando vi ritroverete in un cortile largo circa 8 m, sulla cui destra si trovano due cisterne con feritoie. Merita sicuramente una visita il “Salone dei Cruyllas”, diviso simmetricamente da un arco in pietra lavica il cui concio reca le insegne della famiglia. Solo qualche rudere rimane invece del borgo abbandonato nel 1693.
Per accedere al castello di sale da un ascensore panoramico mozzafiato, infatti a completare il fascino del contesto, è proprio il patrimonio paesaggistico costituito dalla vista della valle fluviale dell’Alcantara e della vista su Taormina e Giardini Naxos.
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