Cosa Visitare in Sicilia – Palazzo Reale di Ficuzza, Palermo

Parlando di dimore storiche con il mio amico Gioacchino, mi ha consigliato di parlare della bellezza del Palazzo Reale di Ficuzza, immerso nel verde dell’omonima riserva naturale che si trova nella provincia di Palermo a soli 45 km.

L’edificio reale, voluto da Ferdinando IV di Borbone in fuga da Napoli, venne costruito lungo la vecchia carrozzabile che a fine ‘700 portava a Corleone.

La passione per la caccia e l’amore per gli svaghi indussero il sovrano a ricreare una riserva di caccia come quelle che si trovavano nei pressi di Portici e soprattutto a San Leucio, vicino alla splendida reggia di Caserta.

La caccia è stata da sempre una delle attività preferite dei nobili europei, in particolar modo di quelli napoletani. Infatti nel caso del sito reale di Ficuzza, il re volle proprio costruirvi una Casina di caccia.

A testimonianza del vivo interesse da parte di Ferdinando di Borbone per il progetto che avrebbe realizzato a Ficuzza, presso la Galleria regionale di Sicilia, a Palazzo Abatellis, è conservato un disegno originale tracciato dal sovrano stesso per la sua Casina di Ficuzza.

Dopo vari tentativi i lavori ebbero finalmente inizio nel 1802, quando venne affidato l’incarico all’architetto Chenchi, ingegnere della Regia Corte e della Reale Commenda della Magione. Per la costruzione, per gli arredi e le decorazioni della nuova Casina di caccia, vennero impiegate le migliori maestranze presenti all’epoca sul mercato.

Nel 1803 accade qualcosa durante i lavori, così da indurre il re ad affidare la direzione dei lavori a Giuseppe Venanzio Marvuglia proveniente da Napoli, che era già stato incaricato dal sovrano per la sistemazione del Parco della Favorita e per la costruzione della residenza privata del re nella famosa Palazzina Cinese.

I lavori, che si conclusero nel 1807, impegnarono come vi ho precedentemente annunciato un gran numero di maestranze tra cui scalpellini, decoratori, muratori, falegnami ebanisti, marmisti, pittori, scultori e tappezzieri.

Davanti all’edificio vennero costruiti magazzini, stalle, abbeveratoi e case per gli addetti alle numerose attività legate alla vita di corte e dell’azienda reale.

Nulla purtroppo è rimasto del mobilio originario, di quadri e arazzi in quanto la residenza reale venne trafugata durante le rivolte ottocentesche.

Oggi la Casina di caccia è proprietà dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali, ed è adibita a centro visitatori all’interno della Riserva Naturale di Ficuzza.

Per saperne di più sulla Riserva Naturale clicca su Bosco della Ficuzza!

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