La bellezza di Tindari sopravvive ancora oggi nei suoi resti. Oltre al famosissimo santuario della “Madonna Nera”, da non perdere è il teatro greco-romano costruito con blocchi di pietra arenaria dai greci nel V secolo a.C., modificato poi dai romani per adattarlo ai giochi circensi.
Venne costruito sulla naturale conformazione a conca della collina, nella quale furono scavate le gradinate dei sedili della cavea, che doveva contenere circa 3000 spettatori. In età romana vi si aggiunse un portico è l’orchestra venne trasformata in un’arena, circondando così la cavea con un muro, sopprimendone i quattro gradini inferiori.
La struttura si affaccia sul golfo di Patti e da essa si intravede in lontananza, aguzzando bene la vista, l’incantevole arcipelago delle Isole Eolie nell’intenso azzurro del leggendario Mar Tirreno.
Rimasto a lungo in abbandono e conosciuto solo per le illustrazioni del XIX secolo, dal 1956 vi si tiene un festival artistico che prevede delle manifestazioni di danza, musica, e ovviamente teatro.
Dal 2001 vi ha sede, in collaborazione con Taormina, il Festival del Teatro dei due mari.
Parliamo brevemente della località che ospita questo splendida testimonianza del glorioso passato della nostra Sicilia!
In particolare il comune di Tindari si trova sulla costa settentrionale della Sicilia tra Milazzo e Patti, a circa 65 chilometri da Messina, di fronte alle perle nere del Mediterraneo: le Isole Eolie.
Raggiunse una ragguardevole prosperità sotto il dominio della grande Roma. Divenuta sede vescovile, nel IX secolo d. C. Tindari venne rasa al suolo dagli Arabi. Vi restano notevoli avanzi archeologici a testimonianza dell’opulenza raggiunta dalla città.
Presto Vacanze Siciliane.net pubblicherà la storia della “Madonna Nera” e del santuario ad Essa dedicato che vede ogni anno centinaia di credenti in processione per adorare quest’immagine simbolo di uguaglianza e di amore fraterno, soprattutto in un periodo come questo in cui l’accoglienza e la tolleranza vengono spesso dimenticate!
Scopri la Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello di Oliveri, nei pressi di Tindari.