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Visita al Duomo di Enna

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Se devo essere proprio sincera, vi confesso che non ho mai visitato Enna e per scrivere questo articolo mi sono documentata per benino. Adesso,però, vi posso assicurare che mi sono letteralmente innamorata della magnificenza del Duomo di Enna.

E’ una chiesa ricca di stili, di opere d’arte e di pregevoli dettagli…Siete curiosi anche voi? Allora forza seguitemi, scopriamo insieme le meraviglie che si celano all’interno delle mura di questo splendido monumento nazionale.

Il Duomo di Enna, dedicato a Maria Santissima della Visitazione, è tra le maggiori espressioni d’arte in tutta la provincia. Si erge in piazza Mazzini, nel centro storico della città di Enna; venne costruito, in stile puramente gotico, nel 1307, sulle rovine del Tempio di Proserpina, su commissione della regina Eleonora d’Angiò (moglie di Federico II d’Aragona), perché fortemente devota alla Madonna. Purtroppo, nel 1446, l’edificio venne parzialmente distrutto a causa di un grave incendio e venne lentamente ricostruito, a partire dal 1451,  i lavori si protrassero per tutto il XVI secolo.

Già dall’esterno potrete notare che la pianta della chiesa è vistosamente a croce latina, con una facciata principale sormontata da una faraonica torre campanaria, che crollata nel ‘600 venne ricostruita su due alti livelli di forma quadrangolare, impreziositi da due finestre a tutto sesto e da ricchi fregi, decorazioni, volti umani, e da colonne di ordine dorico e corinzio.

Si accede alla chiesa da una lunga scalinata, che termina su un portico a tre portali, cinti da 6 colonne.
Sempre all’esterno, sul fianco destro, di particolare interesse artistico in quanto meraviglioso esemplare di gotico siciliano, è un portale, oggi murato, chiamato Porta del Giubileo. Presenta 6 colonne con capitelli decorati da cui partono degli archi spezzati doppi, tipici dello stile gotico, sovrastati da una statua della Madonna con Gesù Bambino.

Altra porta, posta sul fianco sinistro, è Porta Sottana, del 1447, che presenta due coppie di colonne corinzie sormontate da un timpano di coronamento e un bassorilievo marmoreo tardo-rinascimentale raffigurante San Martino e il povero.

L’interno del Duomo, a tre navate divise da arcate ogivali su colonne di basalto nero, le cui basi e i capitelli sono stati forgiati e finemente decorati da diversi scultori del ‘500 tra cui il celebre Domenico Gagini. Alle prime due colonne, molto belle sono le due acquasantiere cinquecentesche, di cui quella di sinistra presenta sul fusto, un baccanale di putti. Alzando lo sguardo verso l’alto potrete ammirare il vasto soffitto ligneo a cassettoni riccamente intagliato.

Di notevole interesse è la cappella centrale dell’abside, che presenta nella volta un’opera pregiatissima di stucchi. Al suo interno conserva: cinque pale in olio su tela, attribuiti a Filippo Paladini, realizzate tra il 1612 e il 1613; un coro ligneo, in noce, scolpito intorno alla fine del cinquecento, con pannelli raffiguranti scene bibliche e un paliotto d’argento cesellato.

Le cappelle laterali, una dedicata al SS. Sacramento, rappresenta uno dei più pregevoli esempi di arte gotico-catalana in Sicilia, l’altra dedicata della Vergine della Visitazione, è finemente stuccata e decorata con un bellissimo lavoro in marmo policromo, e custodisce una statua quattrocentesca che viene portata in processione durante la Festa della Madonna.

In fondo, ai lati della navata centrale, si trovano gli organi che presentano ricche cantorie lignee del XVI secolo, impreziosite da splendide nicchie contenenti figure di santi. Il pulpito marmoreo, sovraccarico di motivi classicheggianti e rinascimentali è attribuito a Giovanni Gallina.

Come ho detto all’inizio questo magnifico monumento è la culla di preziosi dipinti tra i quali : Madonna col bambino della Pugliatti e cinque tele del famoso pittore fiammingo Guglielmo Borremans (Madonna del Pilar, Il battesimo di Cristo, San Martino di Tours, Il sonno di Costantino e Sant’Agata con San Lucia).

Nell’anti-sacrestia da non perdere sono il magnifico casserizio di legno di noce, un enorme mobile scolpito, di grande validità artistica, raffigurante scene di vita di Gesù; il lavamano di marmo bianco del 1648; gli stucchi in cui sono inserite tele di Pietro Novelli; e il meraviglioso pavimento in maiolica policroma, fresco di restauro, pregevolmente pitturato con scene sacre.

Come vi è sembrata? Alla lettura sembra tutto magnifico, e di presenza ancora meglio…Per le vostre vacanze in Sicilia programmate una giornata da dedicare alla visita del Duomo del più alto capoluogo di provincia in tutta Italia.

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