Il mese di luglio è un momento nella calda estate siciliana, molto atteso dai palermitani perché è il mese del “Fistinu” cioè della festa dedicata alla patrona di Palermo Santa Rosalia.
Un po’ di storia
La leggenda vuole che nel 1624, Palermo, martoriata dalla peste chiedeva invano alle sante protettrici della città, Sant’Agata, Santa Cristina, Sant’Oliva e Santa Ninfa, di poter liberare il popolo da questa spaventosa piaga.
Durante questa crisi, l’allora poco nota Santa Rosalia apparve ad un saponaio di nome Vincenzo Bonello, a cui indicò la posizione precisa delle proprie spoglie, dicendogli che solo se i propri resti fossero stati portati in processione la peste sarebbe terminata. Nella grotta indicata dalla santa vennero trovate 27 reliquie e il giorno 15 luglio l’arcivescovo seguito da tutto il clero, dal senato palermitano e da alcuni cittadini eminenti, fece una processione attraverso le strade della città con le reliquie della santa. In pochi giorni la città venne liberata dalla peste. Dal 1625 la Chiesa autorizzò il culto, anche se Rosalia venne proclamata santa soltanto il 26 gennaio 1630.
Sempre nel 1625 le reliquie vennero conservate all’interno di uno scrigno in argento e vetro, e da quel momento in poi vennero portate in processione per ricordare il miracolo compiuto, dando inizio ad una tradizione che dura da più di tre secoli: si tratta infatti dell’ultima delle grandi feste barocche d’Europa!
L’immagine della “Santuzza”, vezzeggiativo con cui viene chiamata dai palermitani, ogni hanno è portata in trionfo su di un enorme carro che possiede anch’esso una lunga storia ricca di simboli e cambiamenti. Vediamola insieme! Inizialmente erano quattro i carri utilizzati per le prime processioni, poi vennero sostituiti, nel 1686, da un grosso carro trionfale. Il carro rappresenta la metafora del trionfo della santa ed è il secondo protagonista, per importanza, della celebrazione.
Tra il Settecento e l’Ottocento molti famosi architetti palermitani si cimentarono nella sua progettazione, ma la modifica più importante venne messa in pratica nel 1701 dall’architetto Paolo Amato, che gli diede per la prima volta la forma di vascello, idea ripresa anche in tempi moderni.
Da questo momento il carro in sé, diviene un piccolo palcoscenico coreografico. Nel 2006 ne venne costruito uno nuovo, per il quale si abbandonano le forme barocche in favore di una più semplice forma di imbarcazione con una vela interamente di cristallo Swarowsky. Nel 2008 simbolo del carro trionfale divengono le rose rosse. Ogni anno viene sviluppato un tema differente, mantenendo però di base la storia del miracolo della vittoria sulla peste.
È proprio per questa sua spettacolarità che ancora adesso, il “festino” rappresenta una grande festa popolare che richiama centinaia di migliaia di fedeli, curiosi e turisti da tutto il mondo che vengono intrattenuti, oltre che dal rito religioso del 15 luglio, da spettacoli, mostre e concerti che iniziano i primi giorni del mese. L’apice della festa viene raggiunto durante la notte del 14 luglio con la solenne processione che dal Palazzo dei Normanni, lungo l’antico asse viario del “Cassaro” (corso Vittorio Emanuele) raggiunge il mare, passando attraverso Porta Felice, seguendo un itinerario metaforico della morte (la peste) verso la vita rappresentata dalle luci dei giochi pirotecnici in riva al mare. Uno spettacolo davvero emozionante e ricco di storia e tradizione.
Inoltre i palermitani approfittano del “festino” indovinate per fare cosa?? Per abbuffarsi ovviamente ;-)! Durante le celebrazioni infatti si consumano cibi che fanno parte della tradizione popolare palermitana: la pasta con le sarde (‘a pasta chî sardi), i babbaluci (lumache bollite con aglio e prezzemolo), lo sfincione ( ‘u sfinciuni), il polpo bollito ( ‘u purpu), calia e semenza ( ‘u scacciu), la pannocchia bollita (pullanca) e l’anguria fredda ( ‘u muluni chiacciatu).
“Arricampatevi” (venite in molti) a Palermo nei giorni della Festa di Santa Rosalia, per le vostre Vacanze in Sicilia all’insegna del divertimento, della tradizione e della gastronomia tipica siciliana!
Buon divertimento!