Frittola Palermitana: Cibo tipico Palermitano – A livello mondiale la città di Palermo è considerata una delle migliori, soprattutto per quanto riguarda lo street food. In questa meravigliosa città siciliana, infatti, è possibile degustare cibo di strada durante tutto l’anno, specialmente durante il periodo invernale, in cui moltissimi sono i venditori ambulanti che propongono le loro specialità. Scopriamo cos’è la frittola e come si prepara!
Sicuramente, se sei stato in Sicilia e se hai girato tra i vari mercati, ti sarai imbattuto in moltissimi cesti in vimini contenenti al loro interno cibi fritti. Di sicuro, ti sarà capitato di assaggiare la frittola. Se però così non è, allora continua a legger il nostro articolo per scoprire cos’è la frittola. Moltissimi sono i mercati palermitano che vendono la frittola, ma se si vuole gustare un piatto davvero delizioso, è necessario affidarsi al mercato Ballarò oppure al mercato Il Capo, che si trovano nel centro storico della città siciliana.
Da sempre, inoltre, la cucina palermitana vanta di deliziose e squisite pietanze, anche per quanto riguardano quelle del cibo di strada. Dunque, lo street food palermitano non è nato da qualche anno, ma viene servito fra le strade della città da sempre, o quasi. A differenza di altri posti, il cibo di strada palermitano, si compone prevalentemente su carne e frattaglie, che in molti casi vengono fritte, proprio come la frittola.
Indice dei Contenuti
Cosa è la Frittola?
Frittola è il termine che viene utilizzato per indicare un insieme di interiora di vitello, come le cartilagini, che vengono fatte soffriggere nello strutto e poi conservate in cesti di vimini. La frittola, dunque, viene servita dal frittularo che la raccoglie con le mani e la inserisce in un panino di medie dimensioni.
Molte sono le persone che hanno assaggiato la frittola e che l’hanno messa al primo posto come pietanza preferita, proprio perché corposa e squisita. Quando menzioniamo il termine frittola, dunque, ci riferiamo a una preparazione tipica della tradizione gastronomica palermitana, realizzata dallo scarto della macellazione del vitello, che prevede persino la polverizzazione delle cartilagini e degli ossi dell’animale.
In particolare gli ossi e la cartilagine vengono sottoposti a un processo per uso industriale, poi vengono fatti bollire insieme ai pezzi di cane e, solo dopo la cottura l’intero prodotto viene torchiato per la rimozione dell’umido. La frittola, poi, viene recuperata dal frittularu che la frigge nello strutto e la ripone immediatamente in un cesto di vimini, ricoperto con degli stracci, per tenerla al caldo e per evitare che perda l’aroma.
Cosa significa Frittola?
La frittola, originaria del 1500 è considerata una delle pietanze siciliane più rappresentative dal cibo di strada di Palermo, e si ottiene tramite la lavorazione degli scarti del vitello, tra cui interiora, ossi e cartilagine. In seguito alla loro selezione, gli scarti vengono fatti cuocere per lungo tempo, ossia fino a quando la carne si stacchi dagli ossi.
In seguito al processo di cottura, viene pressata per la rimozione dell’eccessiva umidità, e poi ancora viene fritta e insaporita nello strutto. Dopo di che, viene misteriosamente conservata in cesti di vimini coperti da strofinacci, e la si può vedere solo dopo che il frittularu la ripone nel panino, con fare misterioso. Naturalmente, il suo sapore viene accentuato grazie ad altri ingredienti, tra cui pepe, alloro e limone, che la completano al meglio.
Frittola quindi è il termine con il quale si indica la lavorazione e la preparazione di un tradizionale piatto siciliano appartenente alla cultura del cibo di strada, e viene realizzato con interiora di vitello, che vengono fatte cuocere con gli ossi e la cartilagine per lungo tempo. Infine, per quanto riguarda la sua preparazione, questa varia parecchio, in quanto ogni frittularu ha la propria ricetta.
Oltre alle sue bellezze architettoniche e non solo, Palermo deve essere assolutamente visitata per lo street food. Come sempre se vuoi aggiungere qualcosa ti invito a lasciare un commento sulla nostra pagina Facebook e farci sapere la tua idea a riguardo. Ricorda di lasciarci un “mi piace” e di continuare a seguirci su tutti i canali social!