Da vedere, le opere di Giacomo Serpotta a Palermo sono una delle meraviglie che lasciano molti senza fiato. In quest’articolo stiliamo un elenco di quelle che sono, secondo noi, le Chiese e gli oratori da non perdere.
La casa dei Crociferi “San Camillo de Lellis”, attribuito al Serpotta.
La Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi: nella terza cappella vi sono statue in stucco della Vergine, di Maria di Magdala e di S. Giovanni.
L’Oratorio dei Santi Pietro e Paolo. Situato dietro la Cattedrale di Palermo, al suo interno troviamo dei decori con stucchi di figure e rilievi eseguiti da Giacomo Serpotta con l’aiuto di Domenico Castelli. Due medaglioni con la “Consegna delle chiavi a S Pietro” e “La conversione di S. Paolo” sui pilastri del presbiterio; nella cappella di sinistra le figure di “Ercole in riposo” ed “Ercole che abbatte il leone nemeo”; nella cappella destra figure femminili della “Verginità” e della “Vittoria”.
La Chiesa del Gesù, situata presso l’omonima piazza, conserva al suo interno dei decori con stucchi di Giacomo e Procopio Serpotta.
La Chiesa del Carmine, situata nel quartiere dell’Albergheria, al suo interno conserva scene della vita di Maria, motivi floreali ed altri stucchi eseguiti da Giuseppe e Giacomo Serpotta nel 1683.
La Chiesa dell’Assunta, in via maqueda, ha al suo interno alcuni stucchi del presbiterio del Serpotta raffiguranti Angeli e Padre Eterno (attribuiti al Serpotta).
La Chiesa di Sant’Orsola, sempre lungo la via maqueda, nelle ultime due cappelle contiene degli stucchi del 1696.
La Chiesa di Sant’Anna, situata nell’omonima piazza, conserva una decorazione scultoria della facciata eseguita su modelli e disegni del Serpotta da Giacomo Pennino e Lorenzo Marabitti.
La chiesa di San Francesco D’Assisi, situata nell’omonima piazza, in un andito che conduce alla sagrestia nasconda delle statue in stucco della “Castità” e della “Vittoria”.
Nella navata principale statue delle “Umiltà”, “Fede”, Mansuetudine”, “Modestia”, “Teologia”, “Carità”, “Verità”, “Fortuna”, eseguite nel 1723.
L’Oratorio di San Lorenzo, adiacente alla chiesa di S. Francesco D’Assisi, è considerato uno dei capolavori dell’artista che eseguì le decorazioni in stucco che si allineano lungo le pareti fra il 1699 ed il 1706.
Esse comprendono una serie di rilievi con storie di San Lorenzo e San Francesco e statue allegoriche: “San Lorenzo distribuisce i beni ai poveri”, “San Lorenzo assiste al martirio di Sisto II”, “Svestizione di San Lorenzo”, “L’ultima preghiera di San Lorenzo”, “Martirio di San Lorenzo sulla graticola”, “Tentazione di San Lorenzo”, “San Francesco veste un ignudo”, “Preghiera di San Francesco al Sultano”, “Stimmate di San Francesco”, “Gloria”, “Verità”, “Elemosina”, “Misericordia”, “Carità”, “Ospitalità”, “Penitenza”, “Costanza”, “Umiltà”, “Fede”.
Sull’arco del Presbiterio il rilievo di “San Francesco che riceve il cordiglio dell’ordine”.
Chiesa di S. Maria degli Angeli detta La Gancia, lungo la via alloro. Decorazioni a stucco in alcune cappelle e nella navata maggiore.
Chiesa della Madona della Pietà, sulla via torremuzza. Stucchi di Giuseppe, Procopio e Giacomo Serpotta.
Oratorio del Rosario di San Domenico, via dei bambinai. Decorato a stucchi nella seconda decade del ‘700 è un altro dei suoi capolavori; stucchi di figure di bimbi, di dame e cavalieri, entro nicchie statue della virtù: “Carità”, “Umiltà”, “Pace”, “Sapienza”, “Giustizia”, “Mansuetudine”, “Pazienza”, “Obbedienza”; nel presbiterio “La Divina Provvidenza” e “La Divina Grazia.
Oratorio del Rosario di S. Cita, via Valverde: interamente decorato da Giacomo Serpotta tra il 1686 ed il 1718.
Le pareti sono ornate da quadri a rilievo, figure, putti, cartocci, grottesche, foglie e frutti; sul grande rilievo centrale della parete di ingresso “La battaglia di Lepanto”; sui fianchi del Presbiterio le due figure di “Giuditta” e di “Ester”, alle pareti i quindici Misteri del Rosario.
La Chiesa di S. Sebastiano, in piazza della fonderia, ornata a stucco in delle cappelle con lavori eseguiti nel 1692.
Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria, in via monteleone, presenta rivestimenti decorativi in stucco di Giacomo, aiuti e Procopio. Figure simboliche delle scienze, storie della vita e del martirio di S. Caterina e figure allegoriche femminili.
La Chiesa di S. Agostino, in via s. Agostino e via Maestri d’acqua. Interno decorato da Giacomo e aiuti. Statue di santi, personaggi allegorici, lunette delle cappelle laterali con scene bibliche, della vita di S. Agostino … A sinistra del presbiterio l’altorilievo con S. Monica di ispirazione berniniana.
La chiesa di S. Matteo, nel cassaro, oltre i quattro canti. Interno decorato da sculture eseguite nel 1729: sulla porta principale bassorilievo in stucco: “Anime purganti, Cristo e un angelo”. Sui pilastri statue in stucco di “Giustizia”, “Fede”, “Speranza” e “Carità”.
Approfondimenti: “La musica visibile di Giacomo Serpotta“.