Lo Sfincione Siciliano: Ricetta, Procedimento e Curiosità – La cucina siciliana è ricca di piatti e squisitezze che è possibile introdurre nella propria dieta alimentare, in quanto comprende deliziose ricette, che non hanno nulla a che fare con il cibo fast food e lo junk food.
Una deliziosa ricetta tipicamente siciliana, che vi voglio proporre oggi, è lo sfincione siciliano, di origini palermitane e che si caratterizza per un sapore ricco e deciso. Andiamo a vedere come preparare lo sfincione siciliano, un piatto davvero gusto e tanto semplice da preparare.
Infatti, per preparare questa bontà siciliana non bisogna disporre di speciali requisiti, l’essenziale è seguire la ricetta alla lettera. Il risultato è garantito!
Indice dei Contenuti
Ricetta Sfincione Siciliano
Ingredienti per la pasta:
- 500 g di farina 0
- 500 g di farina rimacinata
- 20 g di lievito di birra
- 20 g di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- ½ bicchiere di olio
- ½ litro di acqua tiepida.
Ingredienti per il condimento:
- 500 g di pomodoro pelato a pezzettoni
- 300 g di caciocavallo fresco
- 300 g di caciocavallo semi-stagionato grattuggiato
- 2 mazzetti di scalogno
- 6 sarde salate
- origano fresco q.b
- sale q.b.
Procedimento pasta
Serviti di una spianatoia e mettici sopra le farine setacciate, aggiungi il lievito fatto a pezzetti e lo zucchero. Aggiungi poca acqua tiepida e inizia a impastare con i pugni, fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.
Ora aggiungi un po’ di sale sulla spianatoia e un altro po’ di acqua tiepida. Impasta con i pugni, aggiungi poco alla volta l’olio d’oliva e rigira la pasta su se stessa fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Adesso noterai le bollicine di lievitazione. Serviti di una ciotola ben oliata e ponici l’impasto all’interno. Taglia la superficie con due tagli incrociati. Dopo aver fatto ciò, ricopri la ciotola con della pellicola.
A questo punto avvolgi la ciotola in un panno di lana e lascia lievitare l’impasto in un luogo caldo, per due ore. Dopo la lievitazione dell’impasto, preriscalda il forno a 250/300°C.
Procedimento condimento
In una ciotola versa i pomodori pelati e condiscili con cipolla, sale, pepe, origano, olio abbondante e due cucchiaini di zucchero (oppure bicarbonato) per attenuare l’acidità del pomodoro.
Adesso olia la teglia, spolvera con pangrattato, stendi la pasta e inizia a condire l’impasto con le sarde salate che dovrai tagliare a pezzi molto piccoli, aggiungi il caciocavallo fresco tagliato a pezzi.
A questo punto ricopri lo sfincione con il condimento che hai precedentemente preparato. Dunque, spolvera il tutto con caciocavallo grattugiato e con pangrattato. Con l’aiuto di un cucchiaio pressa la pasta per far si che il pangrattato assorba l’umido del condimento.
Aggiungi un filo d’olio e fai lievitare per ½ ora, inforna per 20 minuti. Servi il delizioso sfincione spolverandolo con origano fresco. Si rivela un piatto piuttosto buono sia caldo che freddo.
Curiosità sullo sfincione siciliano
Moltissimi e moltissimi anni fa, a Palermo, ogni giorno passava per le strade della città un ambulante che vendeva sfincione siciliano. Quando l’uomo si aggirava per le stradine di città con il suo carrettino e, urlava: “Assaggialo! Scarso di olio e pieno di polvere della strada.
Al giorno d’oggi, invece, l’ambulante passa con l’Ape Piaggio e urla: “Che odore! Tu, il colore devi guardare, sono cose veramente belle!”. Ovviamente il tutto in dialetto siciliano.
Lo sfincione siciliano è una pizza tipica delle festività natalizie siciliane. Trae le sue origini dalla povera gente che per aggiungere un pò di bontà a tavola, in occasione delle festività, presentava questo delizioso piatto.
Quanto al suo nome, sembra che derivi dalla radice araba dal termine “sfincia” che sta a indicare un dolci molto morbidi. Inoltre, non molte sono le modifiche della ricetta rispetto a quella araba.
Si ritiene anche che l’etimologia di questo termine risalga alla lingua greca, più precisamente dal termine “spongos”, che significa spugna.
Al giorno d’oggi, moltissimi sono gli sfincioni che vengono proposti, tutti dotati di differenti caratteristiche, ovviamente in base al fatto che siano realizzati in casa, in un panificio oppure per strada.
Le due varianti, però, sono quella palermitana (la più conosciuta) e quella bagherese, che differiscono soltanto l’impiego del pomodoro. La versione palermitana prevede il pomodoro, mentre quella bagherese è preparata senza salsa.
Infine, sembrerebbe che questo delizioso piatto sia stato inventato dalle suore palermitane.