Montagne in Sicilia: la Riserva Naturale di Serre della Pizzuta

Dopo tanto parlare di mare, oggi vorrei accontentare anche gli amanti della montagna e delle scampagnate nell’entroterra siciliano. Nel territorio appartenente alla provincia di Palermo, per essere più precisi vicino al comune di Piana degli Albanesi, si estende la Riserva Naturale Orientata Serre della Pizzuta.

Si tratta di un sistema di monti di origine carbonatica (cioè rocce calcaree e dolomitiche formate da carbonati), originatosi 250 milioni di anni fa, che si estende dall’altura del Maja e Pelavet (1.279 m) fino a Portella del Pozzillo. La cima più alta con i suoi 1.333 m s.l.m, è quella della Pizzuta, da cui deriva il nome attribuito alla Riserva.Interessanti dal punto di vista geologico e ambientale sono la Grotta del Garrone (o dei Ladroni) e quella dello Zubbione, nate grazie ad uno spiccato carsismo (attività chimica esercitata dall’acqua) sia sotterraneo che superficiale.

In particolare la Grotta del Garrone presenta al suo interno due piccoli laghetti alimentati dalle acque di stillicidio e due tipi di felci molto rare in Sicilia. La Grotta dello Zubbione invece è una delle più profonde cavità del territorio siciliano che si caratterizza per la presenza di bellissimi depositi calcarei presenti nella Sala delle Conche, ricca di stalagmiti, e nella Sala dell’Obice, dove potrete osservare piccoli specchi d’acqua nei quali le ricche pareti della volta si riflettono creando uno spettacolo suggestivo!

Come attività consigliate potrete intraprendere ben 6 percorsi all’interno della Riserva, quasi tutti con partenza dal paese di Piana degli Albanesi, dove potrete rifocillarvi, prima di intraprendere il cammino, con un bel cannolo siciliano, il più buono che abbia mai mangiato!

Ma vediamo nel dettaglio le strade consigliate:

Sentiero del Ladrone (Sentiero Italia)
Dal centro abitato di Piana degli Albanesi è possibile accedere alla Riserva grazie ad un sentiero che si inerpica lungo il versante meridionale della Riserva raggiungendo quota m. 1.144 s.l.m. in località Portella del Garrone. Da questo luogo maestoso si osserva anche il versante settentrionale dell’ara protetta, con il complesso montuoso denominato Serre Frassino ed il Vallone delle Neviere. Poco prima di giungere a Portella del Garrone, il sentiero costeggia una zona rimboschita dove si trova l’accesso alla Grotta del Garrone.

Sentiero di Norina
Partendo sempre dal paese di Piana, località Xaravuli, si può raggiungere con facilità un sentiero recentemente ripristinato che attraversa un boschetto di querce con alcuni esemplari di castagno, da cui si giunge fino ad un punto panoramico. Il sentiero si inerpica tra le rocce calcaree da dove si può ammirare il paese di Piana degli Albanesi con l’omonimo lago, le creste di Rocca Busambra, Monte San Calogero e, nelle belle giornate, si può scorgere all’orizzonte il complesso montuoso delle Madonie e la cima innevata dell’Etna.

Sentiero della Pizzuta
Questa volta bisogna allontanarsi dal paese per raggiungere in auto Portella della Ginestra. Dopo aver parcheggiato in un’ampia piazza, imboccate una strada campestre della Forestale che si insinua lentamente nel versante meridionale della Riserva. Davanti a voi apparirà l’altura Maja e Pelavet (la montagna dei cavalli). Continuando raggiungerete un sentiero segnato da apposite tabelle che dopo circa un chilometro di marcia, con un dislivello di circa m 500, vi accompagnerà a Portella delle Neviere, dove potrete riposarvi per riprendere il cammino verso la cima della Pizzuta (m. 1.333 s.l.m.). Consiglio di intraprendere questo sentiero solo in condizioni meteorologiche favorevoli e accompagnati da una guida.

Sentiero delle Neviere (Sentiero Italia)
Uscendo allo svincolo di Giacalone dallo scorrimento veloce Palermo-Sciacca, direzione Poggio San Francesco, potrete raggiungere la zona settentrionale della Riserva. Due chilometri prima di arrivare al Santuario si incontra un cancello rosso da cui parte una carrareccia che si inerpica sulla montagna. Dopo circa m. 800 si giunge in località Strasatto-Ginestra. Parcheggiate le auto in prossimità dell’abbeveratoio della Targia, e seguite la segnaletica del sentiero Italia che attraversa la vallata settentrionale del complesso montuoso. Curiosità: le “Neviere” fino agli inizi del ‘900, erano delle buche scavate nella montagna per conservare la neve che veniva utilizzata per preparare ottimi sorbetti.

Sentiero del Pozzilo
Questa volta il sentiero parte dalla periferia del paese di Altofonte. Tale itinerario, di grande interesse naturalistico e paesaggistico, attraversa un’area rimboschita a conifere; due chilometri dopo si giunge a Portella Pozzilo, con qualche difficoltà dovuta al dislivello. Da questo luogo è possibile scorgere il complesso montuoso che circonda la Conca d’Oro e la vicina città di Palermo.

Sentiero Argomezet
Lasciato nuovamente il paese di Piana, percorrendo la strada che porta al paese di Altofonte, incontrerete un cancello della Forestale alla vostra sinistra. Parcheggiate le auto percorrerete un sentiero inizialmente panoramico. Dopo circa m. 600 giungerete ad un’area boschiva costituita prevalentemente da conifere in prossimità della quale incontrerete un trivio. Imboccate la carrareccia a sinistra, dopo circa m. 700, raggiungerete i magazzini Argometez (centro visite).

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