Oratorio Santa Cita - Palermo

Oratorio Santa Cita Palermo: Gli stucchi di Giacomo Serpotta

Oratorio di Santa Cita – Palermo: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17:30), il costo del biglietto è di 4 € a persona, scopriamo insieme la storia di questa esplosione di barocco con i famosissimi stucchi di Giacomo Serpotta.

Palermo contava nel ‘700 circa 90 oratori.

Gli oratori sono delle piccole aule a carattere privato cui solo i membri della Compagnia del rosario potevano accedere.

La Compagnia aveva un rigido protocollo comportamentale finalizzato alla remissione dei peccati attraverso opere di carità e forme di indulgenza plenaria.

Oratorio Santa Cita

L’Oratorio di santa Cita fu realizzato con l’intento di esaltare il culto della Madonna del Rosario, che viene rappresentata nella pala d’altare risalente al 1695 sul presbiterio di Carlo Maratti.

Quello che cattura l’attenzione di chi entra nell’Oratorio è la meravigliosa opera barocca di Giacomo Serpotta.

Giacomo Serpotta, nato a Palermo nel 1656 da una famiglia di artisti della Palermo barocca, fu incaricato di decorare l’aula dell’oratorio in stucco (i lavori iniziarono nel 1686 e terminarono nel 1718).

Sulle pareti dell’oratorio vennero rappresentati i Misteri del Rosario attraverso un ciclo plastico composto da putti, statue allegoriche e teatrini.

Leggere gli stucchi di Giacomo Serpotta dell’Oratorio Santa Cita

I misteri gaudiosi si trovano sulla parete sinistra (annunciazione, visitazione, natività e presentazione al tempio), sul lato del presbiterio Gesù con i dottori della legge.

I misteri dolorosi sono situati sulla parete destra (Gesù nell’orto del Getsemani, flagellazione, coronazione di spine e calvario), al lato del presbiterio la Crocefissione.

I misteri gloriosi invece vengono rappresentati sulla controfacciata (risurrezione, ascensione, discesa dello Spirito Santo, assunzione di Maria) e in alto al centro incoronazione di Maria.

Sulla controfacciata vi è un amplissimo panneggio sostenuto da una folla gioiosa di putti mentre al centro è rappresentata la battaglia di Lepanto, celebrazione retorica della vittoria della Fede sui miscredenti:

Dalla loggia superiore si passa invece tramite un portale in pietra in una sala – vestibolo dove sono raffigurati tutti i Superiori della Compagnia.

Le porte di ingresso alla sala principale sono invece sostenute da coppie di atlanti.

Sempre all’interno dell’oratorio si torovano sullo stesso piano la canonica e la piccola cappella del Crocifisso che si vede anche nel video che abbiamo realizzato, qui è dipinta da Filippo Tancredi l’Adorazione dell’Agnello Mistico.

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