Paesi e Borghi in Sicilia – Il Comune di Naro in Provincia di Agrigento

Una delle cose che amo della mia terra, sono i borghi di provincia che nel loro piccolo celano grandiose meraviglie artistiche.

Uno di questi è il comune di Naro, in provincia di Agrigento. E’ una delle città più antiche e pittoresche della Sicilia, dove la cultura araba-normanna si è fusa dando vita, nell’arte e nell’architettura, ad opere di altissimo pregio.

UN PO’ DI STORIA

Il nome Naro deriva dal greco Naron che significa “fiume” poiché nelle vicinanze scorre l’omonimo corso d’acqua.

Il nucleo antico della città sorse nel XII secolo su un casale arabo già preesistente. Nel 1233 il sovrano Federico II di Svevia la assurse a città regia denominandola “fulgentissima” per la sua fortunata posizione strategica da cui dominava un vasto territorio. Solo a partire dal XIII secolo venne edificata una cinta muraria all’interno della quale nacque il centro urbano tutt’oggi visibile.

Dunque Naro, dall’alto del suo monte e con la lussureggiante valle ai suoi piedi, affascina sia il viaggiatore contemporaneo che l’avventuriero dei tempi passati, come lo testimoniano gli scritti di Al Idriss, Ibn Gybayr, Jean Houel.

Se vi trovate a Naro, potrete immaginare di affacciarvi da un grande balcone naturale aperto sulla “Valle del Paradiso” e sul “Mare Nostrum”! Che meraviglia!

Inoltre, Naro resta una città da leggenda, un continuo susseguirsi di angoli nascosti, di monumenti di notevole pregio, di tradizioni che hanno superato il tempo, di vestigia preistoriche, sicane, puniche, greche, romane, bizantine, arabe, normanne ed aragonesi.

Purtroppo non è molto conosciuto come borgo e di conseguenza si trova al di fuori dei circuiti turistici.

Ma Vacanze Siciliane.net esiste per questo: per valorizzare il patrimonio architettonico anche dei piccoli comuni della provincia siciliana.

DA NON PERDERE A NARO

L’Antico Duomo Normanno – La costruzione del Duomo fu voluta da Ruggiero d’Altavilla nel 1089 e si crede che sia stato edificato su una preesistente moschea.

Nel 1174 Gualtiero Offemilio elevò la chiesa alla dignità di Chiesa Madre e le donò il portale. Nel 1266 ebbe luogo la celebrazione della sua consacrazione alla presenza del legato apostolico di Papa Clemente IV e nel 1398 fu promossa Duomo per volere di Martino il Giovane. In quello stesso anno, quest’ultimo arricchì il duomo con una cappella, detta Cappella Maggiore, ristrutturata successivamente nel 1565 da Bernardo Lucchesi Palli.

Il vecchio duomo è preceduto da 209 ripidi scalini che partono dalla Via Dante. La scalinata del Duomo fu costruita nel ‘700, essa rappresenta una tipica concezione medievale della vita intesa come duro pellegrinaggio per arrivare alla salvezza dell’anima.

Nel 1771 il duomo fu sottoposto ad un restauro che testimoniò l’introduzione di elementi tipicamente barocchi.

A causa del suo stato d’abbandono e del suo conseguente decadimento il Duomo fu chiuso al culto nel 1867 per pericolo di catastrofe.

Oggi in seguito ai restauri dell’antico duomo, è possibile ammirare la sua vasta facciata caratterizzata da un rosone centrale cieco (finestra circolare), e il portale sormontato da archi a sesto acuto decorati con elementi a zig zag che testimoniano il passato clima gotico siciliano.

Al suo interno, si possono ancora vedere gli archi sospesi nel vuoto dell’unica navata, sostenuti da colonne corinzie, un tempo interrotti da una grande cupola.

Il Castello dei Chiaramonte – Durante il Medioevo il borgo appartenne alla nobile famiglia dei Chiaramonte che fecero innalzare alcuni fra i più sontuosi edifici presenti nella cittadina.

Primo fra tutti è l’imponente Castello della nobile famiglia, costruito nel 1330.

Rilevanti sono inoltre: la Chiesa del SS. Salvatore del XVI secolo, di tipico gusto barocco e il Santuario di S. Calogero, uno dei più antichi di tutta la Sicilia, che racchiude una cripta con la statua del Santo Nero patrono del paese.

Approfondiremo le bellezze di Naro nei prossimi post!

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