Il 16 aprile 2011 per la prima volta e’ stata aperta al pubblico la basilica della Villa del Casale di Piazza Armerina (Enna). Dopo un lungo periodo di restauri sono oggi visibili i marmi del pavimento e vi è stata fissata una copertura di legno.
A maggio sarà visitabile anche l’Ala Nord in contemporanea con il ritorno nella sua terra natale, della Dea di Morgantina che verrà esposta al museo di Aidone.
Che bella occasione per organizzare le vostre vacanze in Sicilia, non trovate?
Questo articolo però è dedicato alla Villa del Casale; riprenderò a parlare della Dea di Morgantina prossimamente!
E’ situata in contrada Casale, poco distante dalle affascinanti e popolose contrade di Piazza Armerina, con i suoi quartieri medievali e le magnifiche testimonianze del barocco siciliano.La protagonista, in questo caso è però la basilica laica della Villa dove il dominus, cioè il padrone, riceveva i suoi ospiti, concludeva affari e si ritrovava con gli amici.
Secondo Guido Baldi, tra i massimi esperti di archeologia cristiana, la costruzione non è imperiale ma è sicuramente appartenuta ad un alto esponente del Senato.
I locali della basilica, dove sono stati riportati a nuova vita i pavimenti di marmo policromo, sono considerarti di grande valore perché nel mondo antico, questo materiale era molto costoso in quanto proveniente da paesi lontani. Nello specifico vennero utilizzati marmi provenienti da ben 40 luoghi del Mediterraneo!
La realizzazione richiedeva tempi lunghissimi, ma visto che erano gli schiavi a portare a termine i lavori, si risparmiava sulla manodopera! Il discorso non fa una piega…
Dopo aver fatto una bella visita della basilica, potrete raggiungere anche la zona della palestra, luogo in cui i fortunati abitanti della dimora si tenevano in forma!
E inoltre: tappeti orientali di pietra come i mosaici della Piccola e della Grande Caccia, le “fanciulle in bikini”, che testimoniano come i romani del IV secolo avessero allontanato i temi s
acri preferendo i ludi, e le scene erotiche messe li quasi per accendere gli spiriti degli ospiti.
Il direttore dei lavori ha spiegato come il pavimento della basilica presentasse un avvallamento causato da una falda sotterranea e come il tetto sia stato rialzato in maniera da sovrastare, come era in origine, gli ambienti recuperando l’antica volumetria.
I lavori continueranno sotto gli occhi dei visitatori, per permettere a tutti di ammirare le tecniche di restauro. Potrebbe essere un’ottima occasione per avvertire i segni lasciati dal tempo che fu, dal mito e dalla storia; tutti elementi questi, che si mescolano per creare un alone fantastico e leggendario, da vivere all’interno della Villa.
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