Prodotti Tipici Siciliani – Pane Nero di Castelvetrano

E’ da un po’ di tempo che ho in mente di parlarvi del Pane Nero di Castelvetrano, ottimo da solo, ma semplicemente “divino” condito con un filo d’olio, sale e pepe ;-)!

Celebre in tutta la Sicilia, il pane di Castelvetrano è diventato negli anni sempre più raro e ha rischiato addirittura di scomparire per la sua particolarità: essere cotto esclusivamente nei forni a legna e di essere prodotto con grani siciliani macinato a pietra.

La forma è quella di una pagnotta rotonda, che in siciliano si chiama “vastedda”. La crosta è dura e color caffè (cosparsa di semi di sesamo), la morbida pasta è di un tipico colore giallo grano che deriva dalla materia prima di cui è formato l’impasto.

Si miscelano infatti due farine, quella di grano duro siciliano e quella ricavata da un’antica popolazione di frumento locale, la tumminìa, entrambi integrali e moliti con macine a pietra naturali.

E’ proprio grazie alla rarissima tumminìa che il pane di Castelvetrano diventa nero e straordinariamente dolce e gustoso, con profumi intensi e un particolare aroma di tostato. Gli altri ingredienti sono acqua, sale e lievito naturale (lu criscenti, la madre).

Prima della cottura l’impasto deve lievitare a lungo.

LA COTTURA – Ogni fornaio ha un vecchio magazzino ben areato dove far seccare la potatura degli olivi. Le fronde servono per alimentare i forni di pietra. Il fuoco riscalda le pareti e la temperatura, nel punto più alto, raggiunge i 300°C.

A fiamme spente si ripulisce accuratamente il forno con una scopa di palma nana (curina) dal manico molto lungo e si inforna il pane, che cuoce lentamente e senza fuoco diretto via via che la temperatura decresce. Quando il forno si è raffreddato, il pane è cotto.

Il pane nero di Castelvetrano è diventato presidio “Slow Food” che ha riunito i panificatori in un piccolo consorzio e ora lavora in collaborazione con il Consorzio Ballatore per ricostruire l’intera filiera, incrementando così la coltivazione della varietà locale di grano (la tumminìa), e ridando un po’ di ossigeno ai numerosi mulini a pietra locali, attualmente sotto utilizzati.

COME GUSTARLO AL MEGLIO – La tradizione vuole che il pane nero di Castelvetrano appena sfornato e ancora caldo venga diviso in due e condito con olio extravergine (meglio se della locale Nocellara del Belìce), sale, origano, pomodoro a fette, formaggio tipico della zona (primosale o Vastedda), acciughe o sarde diliscate e basilico.

Una colazione o un pasto straordinario. Quando è fresco ha note tostate nettissime al naso, quasi di malto e di mandorla tostata che si uniscono al leggero sentore aromatico del legno di olivo, al cui fuoco viene cotto il pane.

Area di produzione madre è ovviamente il Comune di Castelvetrano in provincia di Trapani. Lo si può trovare in alcuni panifici… ma è tutta un’altra storia! Diffidate dalle imitazioni e fate una capatina a Castelvetrano per gustare il vero e autentico Pane Nero, semplice e “cunzatu”!

Buon Appetito da Vacanze Siciliane.net!

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