Riserve Naturali in Sicilia: la Riserva di Cavagrande del Cassibile

Oggi vorrei parlarvi di un vero e proprio paradiso naturale in terra sicula, esattamente nella parte sud occidentale dell’isola. Mi riferisco alla Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile che interessa un’area vasta 2.760 ettari circa, che comprende i comuni di Avola, Noto e Siracusa, e un tratto di circa 10 km, appartenente al fiume Cassibile, uno dei più importanti fiumi della Sicilia, che incassandosi fortemente tra le rocce, genera un grande canyon dalle ripide pareti ricche di vegetazione, che in alcuni tratti supera i 250 metri di profondità.

Il luogo è adatto per accontentare le esigenze di tutti i tipi di visitatori offrendo una vasta scelta di attività da intraprendere all’interno della riserva: itinerari adatti sia per gli amanti di tranquille passeggiate all’ombra delle grandi chiome degli alberi che per quelli appassionati di duro e impegnativo trekking; per gli amanti del fondovalle e per quelli del panorama a monte; per gli amanti degli aspetti naturalistici e per gli appassionati di archeologia, ma soprattutto per gli amati (come me) delle nuotate immersi nella meraviglie offerte da madre Natura!

Infatti percorrendo un antichissimo sentiero conosciuto come “Scala Cruci”, in circa 30 minuti, si arriva agli splendidi laghetti alimentati da suggestive cascate, circondate da una rigogliosa vegetazione, dove il bagno nelle fresche e limpide acque è d’obbligo per un’esperienza davvero unica. Vi troverete immersi in un paesaggio completamente diverso da quello che ci aspetta di trovare in Sicilia… Un verde angolo di paradiso in una terra di fuoco!

I laghetti si trovano esattamente all’interno della Gola di Cavagrande dove è possibile scorgere, sulla sinistra, uno dei siti archeologici di cui vi parlavo all’inizio, e cioè la cosiddetta Grotta dei Briganti o “Cunsiria”, un’apertura scavata nella roccia che rappresenta una piccola testimonianza di quegli insediamenti che caratterizzano tutte le zone rocciose del sud-est della Sicilia. Anche se all’apparenza può sembrarlo, in realtà non si tratta di una singola grotta, ma bensì decine di grotte scavate al suo interno. Nei secoli questo complesso rupestre è stato abitato dai siculi, dai bizantini, dagli arabi (che vi realizzarono la conceria delle pelli da qui il nome “Cunziria”), fino all’ottocento quando i briganti la utilizzarono come rifugio (da cui il nome “grotta dei briganti).

Altri ritrovamenti di grande valenza archeologica e antropologica sono rappresentati dal Complesso rupestre dei Dieri e dalla Necropoli del Cassibile.

I Dieri (volgarmente conosciuti come dderii, villaggio bizantino o “grotte re tri pirati”) sono un complesso rupestre di tipo trogloditico, caratterizzato da grotte scavate presumibilmente dai siculi tra il sec. XI e il IX a.C. Potrete raggiungere questo sito percorrendo uno stretto sentiero scavato nella roccia ubicato nella parete destra del vallone (lato Avola), in corrispondenza della contrada “Monzello di pietre”.

Invece è più a valle, precisamente dove il fiume lascia le colline per scorrere nella pianura, che i siculi realizzarono una vasta necropoli: centinaia di insenature nelle quali seppellivano i loro morti. Il sito assomiglia molto alla necropoli di Pantalica.

Questa riserva di incommensurabile bellezza, come avete potuto capire è un connubio perfetto tra storia e archeologia, flora (platano, salice, oleandro, edera, felce, ecc.) e fauna (libellule, farfalle coloratissime, ricciolo, volpe, capinera, cuculo, gheppio, ecc.), aspetti geomorfologici e archeologici.

Solo in Sicilia potrete trovare luoghi meravigliosi e incontaminati come la Riserva di Cavagrande del Cassibile!

Cosa state aspettando? Prenotate le vostre vacanze in Sicilia nella parte sud orientale della nostra bella isola!

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