Riserve Naturali in Sicilia: Riserva Naturale Orientata Pantalica

La nostra Sicilia è così bella e ricca di paesaggi naturali incontaminati che quasi in ogni angolo dell’isola, potrete trovare una riserva protetta. La Riserva Naturale Orientata di Pantalica, è una di queste, inserite grazie ad una legge regionale, tra le aree di primario interesse naturalistico.

Con una superficie di 3.712 ettari, occupa i territori di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa, e nello specifico interessa l’area della Valle dell’Anapo e il Torrente Cava Grande.

Il sito offre ambienti ecologici variegati e diversificati che esprimono una biodiversità molto significativa. Oltre al biotopo acquatico, possiamo distinguere l’ambiente delle pareti, della valle, dei tratti pianeggianti in zona collinosa o montana e delle grotte.

Il fiume Anapo (nome, di origine greca che significa “invisibile”) – nasce nel territorio di Palazzolo Acreide alle sorgenti di Guffari sul Monte Lauro, e comincia la sua inarrestabile corsa in una vallata intensamente erosa, che si allarga e si restringe. All’altezza dell’abitato di Palazzolo, la valle dell’Anapo comincia prendere la caratteristica forma a “canyon”, infiltrandosi tra strati di rocce dure in cui ha scavato tortuosi meandri dalle ripide e strette pareti, conosciute come gole di Pantalica.

Grazie alla sua natura torrentizia e alle sue acque cristalline, il fiume offre un perfetto habitat per la sopravvivenza della la trota siciliana, la trota fario, anguille e granchi di fiume; mentre sul fondale si aggira la tinca.

Per quanto riguarda la flora, predomina una vegetazione a macchia arbustiva; nel fondovalle, a tratti boscoso, si incontrano i caratteristici platani orientali, pioppi neri e bianchi, salici, e un ricco e odoroso sottobosco; i versanti meno ripidi sono colonizzati, fra ampi querceti, dai lecci. Negli ambienti più aperti, durante il periodo delle fioriture primaverili, la riserva si adorna con iris, crochi, asfodeli e numerose specie di orchidee selvatiche.

La zona inoltre è popolata da diverse specie di mammiferi (volpi, conigli, donnole, martore, istrici), uccelli (falco pellegrino, poiana, aquila del Bonelli, nibbio reale, codibugnolo, merlo acquaiolo), rettili e insetti, tra cui la libellula nera.

A tutti questi elementi di straordinario interesse naturalistico, se ne aggiungono altri di interesse archeologico ed etnoantropologico, che fanno di Pantalica un sito sicuramente unico al mondo. Nelle pareti a strapiombo sul fiume Anapo si trova infatti, scavata nella roccia calcarea, la necropoli più grande d’Europa, un alveare di 5.000 tombe, utilizzato dal periodo della preistoria fino all’epoca paleocristiana. Per visitare quest’area archeologica, esistono una serie di sentieri che consentono di risalire la vallata, che è ovviamente chiusa alle auto.

E’ possibile campeggiare liberamente solo in alcune zone. Dei miei amici hanno fatto questa esperienza in mezzo alla natura selvaggia, senza elettricità, acqua calda e soprattutto senza cellulari e internet (infatti nella zona gli apparecchi elettronici che si attaccano ad una rete telefonica, non hanno campo).

Per le vostre selvagge vacanze in Sicilia, visitate la Riserva Naturale Orientata di Pantalica, non ve ne pentirete!

NB. Le fotografie che sono state inserite nell’articolo sono state fatte da Andrea Crupi.

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