Nello Stretto di Messina, a nord della città di Messina, dove si incontrano il Mar Jonio e il Mar Tirreno sorge uno dei punti più belli e particolari della costa messinese: Capo Peloro, un lungo braccio di terra che scende dai monti peloritani per unirsi al mare… punto più vicino alla Calabria, da cui dista circa 3km.
Una volta giunti nello Stretto è possibbile individuare questo luogo grazie alla presenza di un grande traliccio di ferro alto 232 mt. il Pilone, che svetta sulla costa. Pochi metri verso l’interno troviamo altri simboli della zona: il grande faro moderno, che avvisa i naviganti con la sua luce verde, e poco distante il vecchio faro posizionato all’interno dell’antico “Forte degli Inglesi”, con basamento di epoca romana, ora museo e sala espositiva.
E’ proprio il faro a dare il nome all’omonimo villaggio: Torre Faro, un piccolo borgo di pescatori, in questi luoghi nasce il mito della ninfa Cariddi, figlia di Poseidone (il mare) e di Gea (la terra), si manifesta nella sua forza con grandi vortici in mare, particolari eventi naturali generati dall’incontro del mar Jonio e del mar Tirreno durante il cambio della corrente dello Stretto, in particolari ore del giorno e della notte… è possibile ammirarli durante un giro sulle particolari “Feluche”, inbarcazioni per la pesca del pesce spada.
Torre Faro è inglobata nella “Riserva naturale orientata di Capo Peloro” che comprende svariati ettari di territorio e due laghetti di acqua salmastra chiamati rispettivamente: Lago di Ganzirri e Lago di Faro, in quest ultimo da secoli si allevano e producono i mitili: cozze, vongole, ostriche e fasolari, alcuni dei piatti tipici della zona, insieme al pesce spada e ad altri pesci di grandi dimensioni prettamente nectonici come l’aguglia imperiale e il tonno.
La spiaggia di Capo Peloro è un punto di incontro per tutti i cittadini messinesi della riviera Nord; questa zona della città è caratterizzata da una bellezza paesagistica fuori dal comune, da una grande varietà di macchia mediterranea e da uno svariato numero di uccelli e specie marine migratrici, nelle giornate di cielo limpido sembra quasi che allungando una mano si possa toccare la costa calabra,
La piacevole temperatura, anche durante le ore più calde della giornata, grazie alla presenza di una brezza che rinfresca l’aria ha reso questo luogo meta di vacanzieri giornalieri e non che vogliono abbandonare il caos della città senza però allontanarsi troppo dalle comodità, a cui si aggiunge un acqua limpida e cristallina, in cui è raro trovare meduse, organismi non particolarmente graditi durante le nuotate rilassanti.
La lunga spiaggia di Capo Peloro si divide in due zone:
Sul versante Jonico troviamo una grande distesa di sabbia sottile con acqua fresca molto frequentata dai giovanissimi, grazie alle numerose strutture balneari che dall’alba al tramonto, e in alcuni casi anche oltre, offrono comodità e divertimento per tutte le età: giochi gonfiabbili, moto d’acqua, aperitivi o cene al tramonto in riva al mare, musica dal vivo, discoteca, concerti, proiezioni teatrali e quant altro si possa chiedere… dal punto di vista sportivo è una zona molto conosciuta e frequentata dagli appasionati: della vela, del kait surf e del wind surf… grazie al vento di Scirocco che permette spettacolari acrobazzie in mare.
Sul versante Tirrenico troviamo una spiaggia, ormai erosa dal mare, di piccole dimensioni di ciottoli tondi caratterizzata da un acqua tiepida e piacevole; quest’ultima prediletta da chi ama trascorrere delle ore in completo relax e tranquillità, lontano dalla frenesia delle strutture balneri.
Qui è possibile svolgere altro tipo di sport come il canottaggio, grazie all’acqua più calma, molto amata anche dai subacquei, di ogni livello, per le numerose immersioni che questo mare ci regala: pareti e relitti e reperti archeologici ad ogni profondità.