L’origine del rito è spagnola. Deriva dalle antiche Casazas che si svilupparono anche a Genova e in tutte le terre dominate dagli iberici. Con il nome italianizzato poi in “Casazze” o “Casacce”, nei secoli XVI e XVII, vennero designate le prime manifestazioni a carattere religioso. La fine della dominazione spagnola in Italia fece sparire anche la denominazione esotica, della quale a poco a poco il popolo perdette addirittura il ricordo; ed i Sacri Gruppi vennero designati con altri nomi, fra i quali in Sicilia prevalse quello di “Misteri”.

Oggi, a Trapani, per “Misteri” intendiamo la rappresentazione artistica della morte e passione di Cristo, con 20 gruppi sacri di legno, di cui due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata. Questi nel corso dei secoli, furono concessi in affidamento, tramite atti notarili, dalla Confraternita di San Michele Arcangelo che istituì il rito alle maestranze (associazioni di arti e mestieri locali) con l’impegno di curarne l’uscita in processione. Successivamente il compito passò ai ceti che vi succedettero alla cura.

Queste imponenti opere d’arte trapanesi uscirono dalle fiorenti botteghe artigiane che sorsero e prosperarono nella città nei secoli XVI, XVII e XVIII, e che furono vere fucine di incisori e scultori valorosissimi del legno. Inoltre vennero abbelliti e ravvivati con una adeguata e sobria coloritura,  e modellati con i tipici abiti utilizzando la caratteristica tecnica “tela e colla”. I volti sono particolarmente belli e suggestivi, con delle espressioni che sembrano appartenere a personaggi reali.

Le Maestranze in seguito, si occuparono di adornarli con rivestimenti e suppellettili d’argento(corazze, armi, tracolle, diademi, sedie, balconi e croci). Purtroppo però durante l’ultima guerra, in seguito ad un bombardamento aereo, la Chiesa di S. Michele, dove i misteri venivano conservati durante l’anno, crollò provocando il danneggiamento di alcuni Misteri. Al termine del conflitto, però, le Maestranze, col concorso della Regione Siciliana, provvidero a farli restaurare e ricomporre nella forma originaria da importanti artisti.

COME SI SVOLGE IL RITO

La Processione dei Misteri di Trapani ha inizio alle ore 14 del Venerdì Santo. Il passaggio del corteo sacro è annunziato da squilli di tromba e dal rullo di tamburi velati a lutto. Fino a qualche tempo fa, erano gli appartenenti alla storica Confraternita di S. Michele, in tunica rossa e cappuccio bianco, che aprivano la processione.

Si succedono nell’ordine, portati a spalla da portatori in uniforme, nelle tradizionali vare, i diciotto gruppi della Passione: “La separazione”, “La lavanda dei piedi”, “Gesù nello orto di Getsèmani”, “L’arresto”, “La caduta al Cedron”, “Gesù dinanzi ad Hannan”, “La negazione”, “Gesù dinanzi ad Erode”, “La flagellazione”, “La coronazione di spine”, “Ecce Homo !”, “La sentenza”, “L’ascesa al Calvario”, “La spogliazione”, “La crocifissione”, “La ferita al costato”, “La deposizione”, “Il trasporto al sepolcro”.

La processione è chiusa da un’artistica urna contenente le spoglie del Redentore e da una mirabile statua dell’Addolorata, avvolta in un lungo manto di velluto nero.

Il grandioso corteo percorre le principali vie della città vecchia e nuova per tutta la notte, tra una folla di fedeli, giunta da tutte le parti dell’Isola e del continente, e perfino dall’estero. Vi assicuro che è uno spettacolo indimenticabile, che durante le ore notturne assume aspetti onirici. I Suoni, le luci e gli odori creano un’atmosfera mistica, di sovrumana bellezza che infonde in tutti i cuori una commozione intensa e profonda.

La processione ha termine verso le ore 14 del Sabato Santo, spesso sotto il caldo sole di primavera che sembra quasi voglia annunziare la gioia della imminente Resurrezione!

Per concludere vi posso dire che fra i riti della Settimana Santa questo di Trapani assume particolare importanza, per la profonda suggestione che esercita sulle masse, ma soprattutto come abbiamo visto per il notevole valore artistico e folcloristico rappresentato, con vera efficacia drammatica, dai principali episodi della Passione di Cristo.