Nelle case di ogni famiglia siciliana che si rispetti, se guardate con attenzione, noterete sicuramente un oggetto di terra cotta dai colori brillanti, che esso sia un vaso, una formella per dolci, un piatto appeso alle pareti, un porta sapone in bagno… Insomma un qualcosa che proviene dalla antichissima tradizione delle ceramiche di Caltagirone, una cittadina del territorio della provincia di Catania.
La mia famiglia per esempio possiede dei magnifici piatti, dai colori caldi che vanno dal giallo al verde, dal blu all’arancione, con immagini che rimandano alla iconografia greca. Infatti questa tradizione affonda le sue radici addirittura nel neolitico come testimoniano i numerosi manufatti riportati alla luce recentemente e conservati al Museo della Ceramica che si trova sulla Via Roma di Caltagirone.
Inizialmente la produzione era esclusivamente consacrata alla costruzione di utensili che servivano per il lavoro nei campi o in cucina come le “quartarare” (grossi vasi) per trasportare le api, o le “pignate” (pentole di terra cotta) per cuocere i cibi. Questo fino al ‘700 secolo in cui, con l’avvento del Barocco, la ceramica si trasforma e viene utilizzata per decorare edifici e oggetti di svariato uso quotidiano, persino le capocchie dei tappi di bottiglia!
Passeggiando infatti per le vie di Caltagirone noterete che la cittadina è ricoperta di targhe, lampioni, plafoniere di ceramica ecc.. Ma il simbolo della per eccellenza della Città della ceramica è la magnifica scalinata di Santa Maria del Monte, con i suoi 142 gradini di pietra lavica e maiolica, che sono patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Questa meraviglia monumentale viene illuminata una volta l’anno, secondo una tradizione secolare risalente al ‘600, e cioè durante la festa del Santo Patrono, San Giacomo, il 24 e 25 luglio.
Alla festa segue la tradizione dei “Coppi” inaugurata nell‘800 da Padre Benedetto Papale. Si tratta di migliaia di “coppi” preparati e dipinti rigorosamente a mano, che vengono sistemati secondo un disegno che appare, come per magia, solo quando vengono accese le luci.
Per chi non lo sapesse, i “coppi” in Sicilia sono i tipici coni di cartone in cui viene confezionata la frutta e la verdura appena acquistata, ed è affascinante vedere con quale facilità i “fruttivendoli” rigirano il cartone intorno al braccio, lo riempiono per poi richiuderlo ripiegando le estremità in modo da non far venir fuori il contenuto!
Ma torniamo a parlare di Caltagirone, che si trova esattamente tra i monti Erei e Iblei, in una collina che separa la piana di Catania da quella di Gela. Oltre alla splendida posizione geografica, come avete potuto capire la città è un autentico museo a cielo aperto, che oltre alle colorate ceramiche, custodisce nel suo centro storico, risalente ai primi del XIII secolo, numerosi capolavori di grande rilievo come la raffinata Villa comunale, il Duomo normanno dedicato a San Giuliano, la Chiesa del Collegio e la Basilica di San Giacomo.
Inoltre per deliziare il turista, nelle stradine del centro storico potrete trovare una miriade di “botteghe” che mettono in bella vista i tipici prodotti dell’antica arte della ceramica come piatti, lampadari, lampade, vasi (famosissime le teste di Moro) e tanti altri oggetti.
Caltagirone vi aspetta per le vostre Vacanze in Sicilia, pronta ad accogliervi in un tripudio di colori, resi più splendenti dai raggi del caldo sole estivo della nostra bella isola sempre pronta a sorprendervi!